Nelle domeniche precedenti, fin dall’inizio della quaresima, c’è stata rivolta con insistenza l’esortazione di convertirci e di riconciliarci con Dio.

Quante volte abbiamo auspicato la conversione degli altri, dando per scontato che noi siamo già convertiti e che la nostra concezione della fede, di Dio e della Chiesa è quella giusta?

L’invito alla conversione riguarda ciascuno di noi. Conversione e riconciliazione non si possono realizzare veramente, se non accettiamo di rinnovarci nel nostro intimo.

Nel manifestare tanta pietà e comprensione verso la donna adultera, il Signore ci rivela qual’è la sua missione: non condannare i peccatori, ma salvarli. Cristo manifesta la misericordia di Dio.

Consapevoli della misericordia gratuita del Signore, ci impegnamo a non giudicare gli altri e ad aprirci al perdono.

Accostandoci all’Eucaristia ci impegnamo a conformarci a Cristo, riconoscendo le nostre mancanze e affidandoci a lui che, il puro per eccellenza, manifesta sempre una paziente misericordia.

RINGRAZIAMENTO

Gesù, misericordia del Padre, venuto a incontrare la mia miseria sulle strade del mondo, nelle piazze di ogni città.

Tu dalle braccia infinite sempre aperte a riaccogliere chi era perduto, volgiti a me, nell’impeto della tua pietà.

Gesù, Signore del sovrano silenzio, in mezzo al tumulto delle mie passioni rendimi capace di tacere davanti a te mentre l’anima mia si confessa

semplicemente lasciandosi guardare dai tuoi occhi di mite pastore.

Chi mi condannerà se tu mi assolvi?

Chi mi disprezzerà se tu mi ami?

Tu solo rimani con me, o Innocente, o Puro, o Santo che non puoi vedere il male.

Eccomi purificato dal tuo perdono: io non voglio più peccare. Confermami nella fedeltà dell’amore.

Amen.

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