La liturgia odierna è molto esigente, dal momento che ci mette di fronte a questioni radicali, dal rispondere alle quali noi ci esimeremmo volentieri.

Il Vangelo affronta due problemi: perché amare? Come amare?

Il criterio dell’amore non è dare per ricevere, ma dare in maniera totalmente gratuita.

Occorre ricordare che questa morale del Regno non si presenta prima di tutto come un imperativo, ma come un indicativo. Non è un imperativo categorico, ma prima di tutto Buona Novella, Vangelo, dono gratuito contenuto nel dono del Figlio.

Presentiamo al Signore con umiltà i nostri cuori, perché facciano l’esperienza gioiosa dell’incontro con lo Sposo.

Prepariamoci ad accogliere Gesù nella nostra vita sapendo che Lui ci chiede di rinunciare alla vecchia mentalità ed accettare la novità del vangelo.

RINGRAZIAMENTO DOPO COMUNIONE

O Signore, volgi il tuo sguardo benigno su di noi, tuo popolo, e comunicaci il tuo amore:

non come un’idea o un concetto, ma come un’esperienza vissuta.

Noi possiamo amarci gli uni gli altri solo perché tu ci hai amati per primo.

Facci conoscere questo primo amore così che possiamo vedere ogni amore umano come un riflesso di un più grande amore, un amore senza condizioni e senza limiti.

Amen.

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